Un incubo per i genitori ed i presidi delle istituzioni educative
Le scuole, i collegi e le università cominciano a riportare epidemie di pediculosi (presenza di pidocchi e di lendini) nelle loro comunità educative e cominciano a predisporre alcuni filtri per poter mitigare quello che si può trasformare in un problema di assenteismo e basso rendimento dei loro alunni.
Perché il ritorno in classe interessa padri di famiglia e presidi? La convivenza durante le vacanze, le fotografie che provocano contatto tra testa e testa, l’uso di piscine e la grande quantità di abbracci in queste occasioni festive, generano livelli alti di contagio di pediculosi, il quale si va trasformando in un problema maggiore nei casi di alunni con i pidocchi e lendini al ritorno in classe.
Quanto è alta la probabilità che ci sia un’infestazione di pidocchi nella tua scuola?
In Italia è stato osservato un incremento del numero dei casi di pediculosi (chiamato pediculos capitis) che colpisce innanzitutto con focolai epidemici nelle comunità scolastiche secondo l’Istituto Superiore di Sanità, Epicentro incaricato dell’epidemiologia per la sanità pubblica.
Il problema della pediculosi non ha una relazione, come erroneamente si è pensato per anni, con il livello socio economico culturale, per il fatto che attacca qualunque persona, indipendentemente dal sesso, dalla età e dalle abitudini igieniche, ciò fa sì che la probabilità che si abbiano casi positivi nella scuola è molto alta. Non c’è bisogno di preoccuparsi ma di aver cura di sviluppare una cultura di controlo costante e di sottoporsi ad un trattamento preventivo al primo sintomo. Ricorda sempre di contattare un medico e di rivolgerti ai centri specializzati per il trattamento dalla pediculosi.
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